CAMMINO
Ho iniziato a dipingere come mezzo di ricerca, riportando su tele di 3 metri in forma astratta parti della mia storia. Un giorno ho chiesto a un amico di raccontarmi qualcosa di sé che gli venisse in mente osservando il dipinto. Quando ha iniziato a condividersi si è creata un’atmosfera di un’intensità tale che da quel momento non c’è più stata biografia che non fosse collettiva o dipinto che non fosse corale.
A livello pratico funziona così: lancio un appello in rete chiedendo di inviarmi un messaggio vocale legato a un tema. Ad esempio chiedo di raccontarmi qualcosa sulla luna oppure sulla propria giornata. In seguito dipingo ascoltando le testimonianze; ogni singola voce. È stato facendo ciò che ho iniziato a sentire nelle dita che oltre al racconto c’era altro.
Era qualche cosa che proveniva dall’unione del tutto, di cui sentivo di farne parte ma che nel contempo mi trascendeva. Era una sorta di senso di appartenenza incredibilmente vasto e concreto in grado di radicarmi nella realtà. Ho quindi iniziato a pensare che dalle testimonianze trasparisse anche il senso di realtà di coloro che avevano partecipato all’appello.
Ma come poteva la realtà altrui rendere così presente la mia? Credo il potere derivasse dell’insieme, dal guardare i frammenti di unicità tutti assieme come attraverso un grandissimo caleidoscopio. Le tracce e le forme sono unite, fluide, si attraversano, si toccano, si stringono e si accarezzano; in una parola danzano. Nei dipinti si può persino scorgere la propria verità danzare col mondo.
Nei miei lavori non posso coinvolgere l’umanità intera, ma attraverso l’unione dei racconti cerco di suggerirla. Siamo tutti qui, assieme, adesso. Le tele desiderano essere una sorta di caleidoscopio attraverso cui guardare, guardarsi, e finalmente vedersi, uniti. E sarà da quell’unione poi, da quel sentirsi parte di qualche cosa di più grande, che secondo me può nascere il senso di appartenenza al mondo nella sua complessità.
Ad oggi ho realizzato una trentina di dipinti generati dall’ascolto di più di 900 testimonianze: piccole porzioni di realtà e verità collettive, ora immortalate su tela.
IL CAMMINO IN CIFRE
Fino al 2015: Conformità e tradizione
Fino al 2015, impegno nel raggiungimento di obiettivi conformi alla tradizione e alla società.
2015: Il cambiamento
Lascio il lavoro, le relazioni e l’ambiente conosciuto per iniziare una ricerca intima e pittorica attraverso la personale biografia, ponendo le basi per la mia futura esplorazione artistica.
2017: Integrazione dell’alterità
Nascono i ritratti narrativi autobiografici. Con il trasferimento in Engadina sviluppo il concetto di "unione delle diversità", dando vita ai Dipinti collettivi della realtà, opere corali create a partire dalle testimonianze altrui.
2019-2020: Appartenenza, collettività e quotidianità
Approfondisco il senso di appartenenza e collettività, esplorando temi come il tempo vissuto, la ritualità e la verità nella quotidianità, che diventano centrali nella mia pratica artistica.
2022: Realtà collettiva interculturale
Intraprendo un Master in scienza, filosofia e teologia delle religioni, per arricchire il mio lavoro con una dimensione interculturale, ampliando la riflessione sulla realtà come costrutto collettivo.
2024: Vocabolario collettivo della realtà
Nel 2024 nasce il Vocabolario collettivo della realtà (VCDR), un progetto che trasferisce i principi di connessione e collettività dalla pittura al linguaggio. Attraverso la condivisione di esperienze individuali, creo definizioni collettive che riflettono la diversità e la complessità dell'esperienza umana.
2025: Co-creazione globale
In futuro desidero approfondire ulteriormente il concetto di co-creazione, espandendo il dialogo artistico verso una dimensione più concreta. L'obiettivo sarà promuovere spazi di comunione attraverso l'arte, in cui le diversità riescano a convivere e a potenziarsi reciprocamente, generando una realtà autenticamente collettiva.
Per assecondare questa intenzione, nel 2024 ho iniziato un corso per diventare Accompagnatrice di visite guidate, in modo da poter co-costruire una realtà collettiva globale durante dei percorsi in presenza, immergendosi direttamente nella realtà.
VISIONI
2017: Senso di unicità
2018: Senso di diversità
2019: Senso di appartenenza e collettività
2022: Realtà collettiva
2023: Unione delle diversità
2024: Senso di comunanza
2025: Senso di co-creazione della realtà