Ci sono notti fatte così. Quelle dove vai a dormire ma poi anche no. Di quelle che passi con lo sguardo tramutato in dito i contorni delle ombre che la luna ricama sul pavimento vicino al letto. Poi esci, così, come così sono certe notti. E guardi. La guardi. Ascolti. Stai lì. Nulla. Quel nulla bello però. E tiri là. Tiri giorno. Fai la doccia, ti cambi, uno sguardo alla valle ed esci: le 5.55. Cammini. Nulla, anche se è più un nulla pigro. Arrivata ai parcheggi mi sono accorta di aver dimenticato le chiavi dell'auto: torno indietro. Rifaccio le stesse vie, sono le 6:03. Non è più un nulla addormentato ma un qualche cosa fatto di suoni di sveglia, di musica di sottofondo, di asse da taglio che cade nel lavandino, di acqua che cola da vasi appena annaffiati, di buongiorno bisbigliati e cuccioli di cane che non han voglia di camminare. Oggi è stato un giorno così, di quelli dove il nulla riempie, di quelli in cui starei ore con il dito a ripassarne i contorni...