CALL OF ACTION: partecipa al progetto Ritratti narrativi

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CALL OF ACTION CONCLUSA

Ringrazio chiunque abbia mostrato interesse per il progetto e operato per la diffusione del messaggio. La partecipazione è stata numerosa e sono molto felice dell'entusiasmo raccolto. A breve inizierò con gli invii, da cui in seguito produrrò i primi Ritratti narrativi che naturalmente pubblicherò. Quindi.... stay tuned!


Post originale del 26 settembre 2017:

Cari tutti, ho bisogno di voi: ho deciso di aprire il progetto di trasmissione orale a chiunque, la qual cosa mi sembra tra l'altro coerente con l'idea che si cela dietro il progetto stesso. Come sapete (se del caso non preoccupatevi, lo ripeto adesso) il mio concetto artistico si basa nello stimolare nel ricevente la propria storia, un proprio racconto, attraverso immagini.

Descrizione concetto: circondati da notizie, informazioni, messaggi pubblicitari, programmi televisivi passatempo e da sterili esposizioni personali, la trasmissione verbale può corrispondere al mezzo in grado di offrire gli sbocchi necessari affinché il contatto e il dialogo umano possano reinsediarsi. Porsi in ascolto davanti a un’opera significa lasciare che le note di una storia altrui entrino in comunicazione con quanto vissuto personalmente. Trasmettere significa consegnare ad altri i propri valori, modelli ed esperienze; un intero patrimonio culturale che, se accolto, può solo crescere e moltiplicarsi attraverso il tempo. 

Mi chiedevo se foste disposti a partecipare attivamente al progetto. Mi piacerebbe poter inserire il vostro numero di telefono nell’elenco delle persone a cui inviare immagini (fotografiche o pittoriche, non più di una alla settimana). Non mi serve descriviate ciò che vi è rappresentato, ma ciò che la visione della stessa sia in grado di evocare del vostro vissuto. Pensate che bello: un territorio, un evento o un quadro raccontato attraverso ciò che lo stesso stimola in voi. Un po’ come se un sasso (il fatto) venisse lanciato nel lago (l'umanità), il quale attraverso il rimbalzo (l'ascolto) sia ingrado di generare tanti anelli (ognuno di voi nella sua straordinaria unicità) quante sono le persone unite nel loro quotidiano vivere (qualsiasi esso sia). Le tracce audio ricevute le userei per creare video o scritti composti da umanità differenti unite dall’elemento generante: l'esistenza.

Se siete d’accordo vi chiedo quindi per cortesia di mandare un messaggio whattsapp allo 0041793136659 con il vostro nome e cognome (o ciò che volete), così da poterlo inserire in rubrica. Il numero sarà attivo unicamente per questo genere di attività, non verrà usato come chat, comunicazioni telefoniche, men che meno come gruppo ma, soprattutto, non lo cederei mai a terzi.

Come funzionerebbe? Quando ricevete l’immagine prendetevi pure il tempo necessario per osservarla (massimo due giorni), poi quando e se (non sentitevi obbligati) sentirete salire in superficie una parte della vostra storia, mandatemela attraverso messaggio vocale (sempre via WhatsApp). Le registrazioni resteranno anonime; inviandomele ne acconsentirete l'uso personale per fini creativi.

Grazie sin d'ora a coloro che vorranno partecipare al progetto, se poi vi dovesse venire in mente qualcuno a cui potrebbe piacere l'idea grazie anche per diffondere le mie intenzioni. Per qualsiasi ulteriori domanda, non esitate a scrivermi.

AGGIORNAMENTO:

CALLTOACTION #RITRATTINARRATIVI #PARTE2. Lo ammetto, non me l'aspettavo. Molte persone stanno rispondendo alla chiamata, esibendo un atto di fiducia e di apertura di cui sarò riconoscente a vita, soprattutto se penso che la maggior parte non mi conosce nemmeno. Mi sono accorta però di dover dare maggiori informazioni, anche perché già il concetto in sé non è tra i più semplici. Cominciamo quindi con: che scopo ha tutto ciò?

L'intento del progetto consiste nel ridare importanza alla propria storia vissuta e non solo mostrata. Uso il metodo delle registrazioni vocali come simbolo della trasmissione orale, dove si consegnava un intero bagaglio culturale fatto di esperienze, rituali, cultura e storia, in cui non solo si comunicava ma si trasmetteva all'altro la propria straordinaria e unica complessità. Whatsapp l'ho scelto per simboleggiare i mezzi usati oggi, secondo me in parte responsabili di questo impoverimento comunicativo. Inoltre la scusa di raccontare di sé permette alle persone di avvicinarsi a qualsiasi fatto.

Ad esempio quando chiedo a qualcuno di raccontarmi un quadro astratto spesso mi sento rispondere che non ne hanno le competenze, se invece chiedo di condividere con me un ricordo evocato dall'opera, tutti (almeno fino ad ora) si pongono in ascolto senza giudizio e timore alcuno, riescono ad avvicinarsi: nulla è più certo di ciò che è già avvenuto in passato, dà sicurezza, nel bene e nel male. Non da ultimo, lasciando che siano i vostri vissuti personali a raccontare l'elemento generante, è un po' come riuscire a dare un volto al vento, che non si vede se non attraverso ciò che smuove.

Vi aspetto, secondo me sarà davvero un bel viaggio da percorrere tutti assieme.