La visione collettiva della realtà

Come ormai sapete, sono dell’idea che una visione collettiva crei non solo un insieme più onnicomprensivo, ma sia in grado di generare e trasmettere in modo naturale anche un senso di appartenenza e comunanza con il mondo, utile a sentirsi parte di quel tutto chiamato vita. Una visione collettiva inoltre, quando è partecipata, diventa persino un luogo in cui è possibile trovare posto; si può abitare.

 Luca, Mauro, Stefania, Chantal, Arturo, Riccardo, Caterina, Katia, Francesca, Filippo, Cristina e Daniele, rispondendo alla domanda su cosa sia per loro la realtà, hanno creato un luogo straordinario dove ora è possibile entrare e accomodarsi in quel grande Noi a cui tutti apparteniamo. A loro, naturalmente, va come sempre il mio più sentito grazie ❤️.

Ecco qui una sintesi della visione della realtà collettiva:

La realtà è sia un luogo fatto di consapevolezza dei propri mezzi ma anche di folli fantasie, mai identico a sé stesso in quanto modellabile dal proprio stato d’animo e dalle connessioni che si riusciranno a creare con le persone che in questa realtà si lasceranno entrare. È anche un qualche cosa che si può non solo vedere ma anche vivere e sentire. Poi ci sono le realtà multiple in cui è possibile scegliere in quale stare, ma anche quelle personali, uniche, presenti solo dentro di sé. La realtà si può manifestare come pensiero collettivo e di cui occorre essere responsabili, o anche solo nel dolore fisico, che non lascia spazio per altro. È inoltre una questione di onestà ma può persino scaturire da un incontro, nel momento esatto in cui avviene la conoscenza reciproca. C’è chi l’ha definita anche un luogo spirituale, l’essenza di ognuno di noi, oppure come una dimensione inesistente se non nel presente e nella partecipazione di quella altrui. In pratica, secondo questa visione collettiva, la realtà si può definire come un luogo dinamico e complesso, fatto di consapevolezza, fantasia, emozioni, connessioni, percezioni soggettive e collettive, che si manifesta sia fisicamente che spiritualmente.

Qui di seguito le risposte complete:

  •  “La realtà è consapevolezza dei mezzi che ho per realizzare i sogni che costituiscono ciò che io sono”. Luca

  • “Tutto è realtà, anche la fantasia più folle che concretizziamo nella mente”. Mauro

  • “La realtà secondo me è soggettiva; ognuno di noi la vive e interpreta a suo modo. A volte la realtà è distorta dalle emozioni e può cambiare a seconda del nostro stato d’animo. In fondo, la realtà è uno spazio tutto nostro, da modellare a piacimento, come un vestito da cucirsi addosso. La magia avviene quando permettiamo a qualcuno di entrare a far parte della nostra realtà, o viceversa: è in questo modo che si creano delle connessioni”. Stefania

  • “Reality is something that we are in living and feeling and can be seen”. Chantal

  • “Beh le mie realtà sono sempre multiple, così ho sempre l’imbarazzo della scelta”. Arturo

  • “La realtà è molto soggettiva: ognuno ha dentro di sé la propria realtà”. Riccardo

  • “La realtà è un’energia pensiero, ciò che pensiamo diventa realtà attraverso le parole. Siamo immersi in un pensiero collettivo che costruisce la realtà ogni istante e ne siamo responsabili”. Caterina

  • “Essere onestamente svegli”. Katia

  • “Il mal di schiena…”. Francesca Mauri

  • “Esistono almeno due realtà. C’è quella oggettiva, o fattuale, di come le cose sono; il loro essere. Come se la realtà fosse lo stato dell’arte del mondo. Poi esiste un altro insieme di realtà, che ognuno di noi si costruisce per sopravvivere al mondo. Non necessariamente devono essere realtà che nascono per un bisogno di fuga, ma possono anche essere delle realtà che vanno ad aumentare il senso di realtà oggettivo. Un po’ come una cosa bella io ci costruisco sopra una realtà che la rende ancora migliore, giusto per fare un esempio banale. Una parte di me invece ti direbbe che la realtà è quel contesto contro cui ogni giorno devi lottare. Un’altra parte di me ti dice che la realtà è semplicemente quello che ti circonda. Ma, filosofeggiando, potrei dirti che nel momento in cui ad una realtà ti soffermi a guardarla quella realtà cambia. Nelle scienze si dice sempre che quando si fanno gli esperimenti, ogni volta in cui tu osservi un evento quell’evento non è pIu nel suo stato naturale, quindi diventa poi difficile trarre delle constatazioni che siano effettivamente reali. Quindi, per semplificare, la realtà siamo noi. La mia realtà sono io, la tua realtà sei tu, e insieme formiamo una realtà. Non è un luogo fisico ma è un luogo spirituale. Potremmo quasi dire che la realtà è l’essenza di ognuno di noi”. Filippo

  • “La realtà per me è un Incontro. Perché arriva e si forma dal nulla. In fondo, la realtà è un qualcosa che non esiste fino a quel preciso attimo. È una percezione che si combina con il momento della conoscenza, come avviene tra due persone, prima ignare l’una dell’altra fino all’istante che le unisce. Ecco, quello è il momento che a me piace chiamare della “bacchetta magica”, quello dove tutto diviene Realtà”. Cristina

  • “Da una domanda così banale, un vortice di punti di domanda: si perché in 2 parole la realtà è ciò che TU VEDI.......che è già diversa da quella che vede chi ti  è vicino.....Dunque la realtà diventa non più una cosa reale ma astratta, in contrapposizione al suo significato intrinseco....poi capisci che ci sono diverse realtà: quella che pensi  giustamente reale, ma che di fatto ti scivola addosso e difatti diventa illusione del momento, e la realtà realtà quella che se ti fermi un attimo e guardi, ascolti, annusi o assapori, sparisce in quel preciso momento...... Dunque, conclusione: la realtà non esiste perché è già passato, ma grazie a questo concetto, diventi tu realtà perché crei il momento presente - passato che ti permette di capire che esisti e dunque sei reale o partecipi alla realtà degli altri”. Daniele

  •  

A presto per cercare di costurire ulteriori luoghi di incontro in cui provare a stare, assieme.

Lieti momenti

Giada