Giorni normali anche se speciali

Oggi è una di quelle date che in teoria dovrei marcare sul calendario, eppure… eppure è come fermarsi per lasciar passare qualcuno sulle strisce pedonali, lavarsi i denti appena sveglia, cambiarsi appena tornata a casa, dire buongiorno alla cassiera, fare di nascosto il dito medio ai maleducati, respirare, aprire una busta recante il mio nome, fare le coccole al cane, ammirare un bel panorama, sorpassare un sasso, dar da bere alle piante, fare benzina, togliersi il mascara la sera, osservare un lampone passare, bere il caffè, amare il blu Merian e il verde Pistache, ringraziare, aver voglia di torta di mele, chiamare un’amica, pensare, piangere e rirespirare, abbandonarsi ai ricordi, scrivere appunti, leggere un fiore, iscriversi a un corso, voler a volte scappare, altre tornare, parlare con qualche Dio e sorseggiare un buon vino, mangiare grissini aspettando l’amore e biscotti durante un bel film… insomma, ora mi sembra una cosa talmente naturale e giusta, da apparire quasi scontata, anche se scontati non sono stati i giorni che mi sono serviti per arrivare fin qui. Bene: da novembre mi metterò in proprio… già… proprio io… in proprio… questo sì che mi fa effetto, un po’ come sgranocchiare un peperoncino mentre infilo i piedi in un lago ghiacciato vestita di giallo indossando un cappello a falde larghe cantando la vie en rose mentre un aeroplanino di carta, passando per caso via di lì, mi strizza persino l’occhiolino… insomma… quelle cose normali da tutti i giorni… e ecco… l’ho detto :-).