performance

CON-DIVISIONI: segmenti di tela pronti a germogliare

L'11 giugno si è svolto a Ligornetto l'evento CON-DIVISIONI. Sette artisti si sono ritrovati per un pomeriggio a lavorare su una tela di 10 metri di larghezza per 1,6 di altezza, condividendo non solo il momento ma persino tratti, segni, gesti e intenzioni, lasciando alla composizione la possibilità di manifestarsi da sé come risultato di un insieme. Prima di partire ci siamo chiesti se il tempo a disposizione sarebbe stato sufficiente (4 ore), ma poi la voglia di iniziare ha lasciato il dubbio sospeso nell'aria, ormai dimenticato. Dopo appena un paio di ore non esistevano già più spazi bianchi: tutto era stato dipinto e composto. Da quel momento l'approccio alla tela è stato diverso: abbiamo iniziato a danzare con lei. Un'aggiunta di colore qui, una forma là, una scritta, un bagliore, un volto, una parola, un gesto: tutto in un passo a due che in verità era un passo a mille, ma tutti talmente uniti da non distinguere più le forme singole. Già, perché in questa danza sono stati coinvolti anche i presenti, che in un continuo flusso di andare e venire hanno dato vita a una brezza creativa ed emozionale intensa: ossigeno puro per mente e cuore. 

Ora la tela è stata tagliata, e i segmenti verranno presto inviati a coloro che ne hanno precedentemente acquistato un pezzo senza sapere quale di questi gli sarebbe stato assegnato, in uno spirito di disponibilità e apertura estrema all'altro. Sono piccoli pezzi ma in cui in ognuno è racchiusa la forza e il potere dell'intero, di ciò che è stato vissuto e condiviso, costruito e donato, dove per rievocare tutto ciò sarà sufficiente posarvi sopra lo sguardo, e iniziare a danzare con lei.

Sotto sono riportati alcuni dettagli presi dalla tela intera, che non corrispondono necessariamente a segmenti tagliati. È ancora possibile acquistarne un pezzo: eventualmente gli interessati mi contattino via mail a info@giada.ch o al numero telefonico 079 351 65 74. Ricordo che il ricavato andrà devoluto in beneficienza al SAM Mendrisiotto. Per leggere il concetto della giornata CON-DIVISIONI, vai alla pagina dell'evento.

Gli artisti che hanno partecipato alla performance: Giada Bianchi (io), Hildegard Schweizer Brenni, Gabriela CarbognaniMicha DalcolAl FadhilManuela Petraglio, Gianmarco Torriani.

Con-divisioni

Una performance artistica a più mani, una giornata evento da non mancare!

11 giugno 2016

CONCETTO:

La condivisione è prendere una parte di sé e lasciare che si unisca ad altre formando un’identità nuova, diversa dal suo principio ma simile, unica anche se composta da più unicità. Se il “con” unisce il “dividere” separa, e sarà proprio questo lo spirito della giornata dove gli interventi prima si uniranno per divenire a loro volta separati, in un moto continuo fra singolo e insieme, fra piccolo e grande, fra pezzi e intero… come un respiro, come qualche cosa che prende vita.

PERFORMANCE:

Alcuni artisti (persone che indagano e si indagano attraverso l’espressione artistica) si metteranno in gioco per creare un’opera comune. Sarà messa a disposizione una tela di 1,5 metri di altezza per 10 di larghezza; l’intenzione non sarà quella in cui ognuno dovrà riempire un segmento ma che stili, tecniche e interventi diversi si uniscano in un’opera singola. 

GLI ARTISTI:

Giada Bianchi @
Hildegard Schweizer Brenni
Gabriela Carbognani @
Micha Dalcol @
Al Fadhil @
max fONTANA @
Manuela Petraglio @
Gianmarco Torriani 

UNA PARTE DI TE:

In questa manifestazione anche gli acquirenti saranno coinvolti in questo ruolo con-diviso. Chi deciderà infatti di comperare un pezzo di tela prima ancora che questa venga eseguita, creerà una sorta di performance nella performance. Acquistando un ticket, che in questo caso corrisponde a un pezzo di tela (due dimensioni a scelta), lascerà a disposizione d’altri una parte di sé, permettendo a quest'ultima di fondersi con l’esperienza. Entro la fine del mese di giugno il segmento dell’opera dalle dimensioni desiderate verrà inviato al legittimo proprietario correlato dal certificato autografato dagli artisti. La scelta del settore della tela avverrà casualmente tramite estrazione, lasciando ideologicamente decidere al dipinto la persona da cui desidera andare. 

VAI ALLO SHOP:

Il ricavato ottenuto dalla vendita delle tele andrà interamente devoluto al progetto SAMBI Mendrisiotto, dedicato alla prevenzione degli infortuni pediatrici operando direttamente con gli allievi nelle scuole dell’infanzia ed elementari, nonché a formare cittadini e aziende alle tecniche del primo soccorso, azioni indispensabili per la sopravvivenza e la qualità di vita della persona colpita, soprattutto in caso di arresto cardiaco.

Tutti gli artisti partecipano alla performance senza ricevere compensi.

Sarà possibile assistere al pomeriggio in cui l’opera verrà creata, periodo in cui saranno aperti anche una mostra collettiva degli artisti e un piccolo bar.

Dalle 16 musica con il gruppo Jazz Lounge Quartet, in serata aperitivo offerto.

LOCATION:

Grazie alla generosità e accoglienza degli attuali proprietari, la performance potrà svolgersi in uno stabile industriale di grande fascino e storia come l'Ex camiceria in Via Mastri Ligornettesi 25, 6853 Ligornetto.

 

ORGANIZZATO DA:

Giada Bianchi in collaborazione con Fabiana Lazzereschi, Tita Lurati e Claudia Carpinelli. 
Video by ck2.

 

CONTATTO:

Giada Bianchi
+41 79 351 65 74
info@giada.ch

Arte e L'arte del fallimento

Un messaggio sul cellulare, più di un mese fa: “vorrei fare una serata con Andrea Fazioli che presenta il suo libro, ti va di accompagnarlo disegnando?”. Risposta: “no, non credo di esserne capace”, a cui è seguita, dopo 5 minuti di ripensamento “ma sì dai, vediamo come va”. D’altronde se non tentavo proprio da Fabiana avrebbe voluto dire non provarci mai. E così giovedì scorso alle 17.30 entro nel suo studio a Chiasso: sole basso, sedie, cavalletto e poltroncina, quindi è tutto vero, quindi non si scappa, anche se avrei voluto (e ci ho provato).

La gente entra, arriva, si piazza, Andrea Fazioli anche. Guardo. Guardano. Loro, io, lui: il trittico del possibile. Vengono distribuiti dei biglietti su cui chiedo ai presenti di riportare una parola che li colpirà nelle prossime letture. Il romanzo è naturalmente l’ultimo di Andrea Fazioli “L’arte del fallimento”: la trama inizia a sgorgare, quindi inizio anche io. Voltarmi, prendere in mano pennelli, pennarelli, disegnare, ascoltare, sentire, dondolare e produrre è stato talmente naturale da farmi sorgere il dubbio che forse, stavolta, di dubbi era il caso di non sollevarne: goditela. E così è stato, in un continuo passaggio tra l’ascolto fuori e l’attingere al dentro, tra il sentire e il veder apparire, tra l’accogliere e il trasformare.

Raccogliamo le parole dei presenti da cui Andrea trae ispirazione per le letture seguenti: vergogna, inadeguato, baratro. Partiamo quindi assieme costeggiando il bordo del baratro dell’improvvisazione, quel vuoto la cui paura di cadervi guida movimenti e pensieri verso l’irripetibile esecuzione che, se sorretta, porta in quel posto in cui si trova sempre inevitabilmente un po’ di musica jazz. E sulle note di “In a sentimental mood” di Duke Ellington & John Coltrane termina la serata, un’esperienza rarefatta illuminata da tinte color blu, che ormai son diventate tinte color del fu: “La fuga, il ritorno, la morte, il fallimento, l’umiliazione, lo scandalo, la paura, tutto era blu scuro. Ma nel fondo del buio del colore c’era la possibilità di un’apertura, di una pazienza improvvisa di sorprese. E allora ecco l’azzurro di un pensiero inaspettato, di una sintonia, quando nel blu apparivano anche la distratta caparbietà di Contini, gli stupori di Lisa o semplicemente la consapevolezza che improvvisare, nella musica e fuori dalla musica, è l’arte di accettare ciò che accade, prima di reagire” (da L’arte del fallimento, di Andrea Fazioli).

P.S.: che poi non era Sentimental mood il brano di chiusura, ma quello di cui mi ricordavo il titolo ;-).

 

La nascita del mio primo Album dei ricordi per eventi

Ieri mi sono posta in attenzione per creare il mio primo album dei ricordi per eventi. È strano come tutto cambia quando ti poni davanti a un qualche cosa “da normale” o in modalità “registrazione”. Forse è solo che nella seconda attitudine apri un po’ di più i sensi, la mente e il cuore. Trovare il giusto equilibrio fra queste tre bacchette magiche è un’impresa, infatti c’è stato un attimo in cui ho iniziato a prendere appunti in modo costante dimenticando di ascoltare in senso più ampio e lasciare che il flusso di parole arrivasse da sé. E poi è accaduto, come sempre, e come sempre rimarrà qualche cosa di ineffabile: visto, creato e lasciato andare. Appaiono immagini in sequenza, e via. Solitamente qualcuna torna, poche ma sufficienti; non so se le migliori o le più significative, semplicemente me le ritrovo lì, e questa volta le userò. Anche la partecipazione del pubblico è stata notevole: credo la voglia di esserci e di far parte di un ricordo abbia prevalso su timidezza o semplice pigrizia. Devo ancora leggere i loro commenti ma sono molti, e come ringraziamento a fine lavoro ne riceveranno una copia in formato elettronico, o a chi almeno ha lasciato il suo indirizzo mail. Oggi quindi sarà il giorno in cui inizierò a ricostruire quel momento attraverso ciò che mi è rimasto addosso, e chissà cosa ne salterà fuori. Sono curiosa. Mi lascerò stupire. Come sempre. Ed: evviva la vita.